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Un autore e il suo percorso già scritto e da scrivere, Massimo Massa, poeta e uomo del suo tempo, sincero, vero e solitario, al cammino per ritrovare un filo che dall’origine colloca e chiude un cerchio aperto a sé nel definito attivo riflessivo e forse al dunque senza schermo.

Egli nei versi acuti, ricchi di retorica, parla attraverso una serie alterna di figure che associate alla struttura evidenziano il dire, personificano le cose, si lanciano in significati ricchi di prosopopea, metonimie, analogie e sentire al chiuso d’incognite. Interrogandosi abbraccia il tempo, comunica il suo intento, percorre astrattamente ogni morfema alla ricerca di risposte nella analessi interrotta da pause e presenti.

Non è in una fabula, egli è in flash di memorie, in anacenosi logica che riconosce ed accetta, “Padre di tutte le acque, da fratello a fratello”, sino allo spazio in facoltà d’essere. L’allegoria nelle sue opere è piuttosto sottile e ben disposta, l’incipt in cima al tempo con il suo cielo non si trascina, né il cleuasmo subisce a cercar consensi, piuttosto si allea “Dissolvenze si denudano in tessere di memoria” ed è un tutt’uno, in simbiosi, l’uomo e l’essenza!

Allitterazioni, consonanze, riempiono di luce una luce fredda e colpisce alla vista e solidifica al cuore il dichiarare “Non so quale sia la vera luce, l'esile luce, né di certezza d'altra luce che si leva avversa”, perché esporsi nudo, affiorare tra sguardi opachi e vividi è un percorso verso un ponte che conduce alla dispersione della bruma e di un oblio senza identità.

Il timbro ha qualità, nelle sue parole scorrono sensazioni, solitudini, vicissitudini, aridi sentieri, sole e luna come identificazione di sbalzi temporali, come rapporto causa effetto; al giorno e alla notte, al chiaro e al cupo un messaggio che si rafforza tra i suoni delle memorie.

Nei testi poetici, i versi chiariscono un corpo fonosimbolico, al campo semantico ricco di sfumature, lievi increspature, il lettore implicito, nella speranza del poeta, in essere qui ben definito, trova simbiosi con il lettore reale: coinvolgenti, in omoteleuto e in rime ogni dire con interiezioni e epifonema.

Un autore con un linguaggio elegante, fluido, semantico e fonetico, evita le ripetizioni, crea movimento ed energia, ritmo e figure, colorando un pensiero vario dal tratto stilistico personale e molto particolare, rappresentandosi con il suo incedere ricco e ben articolato.
Egli appartiene a sé, in ogni dettaglio e traduzione di emozioni latenti e intime, nude esposizioni che si ricercano nelle ragioni di campi incolti e linee geometriche.

Rita Vieni
poetessa