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Geometrie dall'Infinito

Proiezioni e linee in divenire
di concentriche spirali

 

Premio letterario internazionale “Città di Bitetto” - XXIII ediz. 2016/2017
Bitetto (Ba)

Avvolto nell’enigma della creazione, il Poeta risente pensieri assopiti, rivede pianure solitarie, disegna ignoti paesaggi che esistono dall’eternità. “Vado verso l’acqua/ come pura dissolvenza di una nuova libertà,/ flusso obliquo nell’eternità…” Rivela l’angoscia di perdersi nel nulla, il desiderio di volare come un gabbiano e un sé supremo finalmente libero da ogni forma di dipendenza. Il linguaggio è colto e scorrevole.

Premio letterario nazionale “Scriviamo insieme” - VII ediz. 2017
Roma

La silloge poetica di Massimo Massa “Geometrie dall’infinito” colpisce il lettore già nel sottotitolo scelto dall’autore “Schema logico di una curva esatta nell’insieme di tutti i miei teoremi”. Sorge immediato un interrogativo: il mondo della geometria, delle leggi, degli assiomi, dei teoremi, dei nessi logico-causali, il mondo degli algoritmi, delle inferenze… in che modo irrompe nel pensiero poetico che, semmai, è capace di ospitare la logica simmetrica dell’inconscio, diversa sostanzialmente dalla logica razionale-causale che è, al contrario, asimmetrica? Ed ancora ci si chiede: come può il linguaggio della geometria, rigoroso, concettuale, analitico, rapportarsi con il linguaggio poetico che utilizza immagini che nascono da un pensiero “figurale”, derivante da uno sguardo sulle cose e sull’animo straniante, analogico, emotivamente riflessivo, inusuale?
Ma basta poi addentrarsi nell’essenza poetica dell’autore, nel suo verseggiare, che ci si trova a esplorare un universo nitido, denso di relazioni, di emozioni e sensazioni che fluttuano nello spazio/tempo interiore creando molteplici e misteriose risonanze. Simili quasi alle molteplici combinazioni che nascono su un piano cartesiano quando ci si muove tra ascisse e ordinate. E come il cerchio è figura simbolo dell’infinito, in esso si ritrova il valore simbolico, l’allusione alla realtà infinita, l’armonia, la fusione dell’inizio con la fine, così i versi aprono un percorso verso un “altrove” che è tensione continua, ricerca, energia creativa…
Quella della silloge è una poesia “che narra”, che si snoda come viaggio interiore, ma che pone anche infinite “visioni prospettiche” poiché il suo percorso non è rettilineo, ma anzi è denso di curve, spirali, passi rivolti al passato così che, dietro ogni curva, si apre un nuovo scenario, un panorama inaspettato ed una spinta/visione verso il futuro. Il testo è suddiviso in tre sezioni: nella prima narra il viaggio della sua anima, la sua esistenza “in precario equilibrio” tra le tante contraddizioni, sospeso tra “sogno e illusione insieme”, “terra e aria”.
I testi della seconda parte, di grande suggestione, racchiudono le tematiche legate all’universo degli oppressi, degli emarginati, degli ultimi. Qui l’autore esprime tutta la sua “pietas” per le storie dei migranti vittime del mare che vivono nella sofferenza, lontani dalla propria terra e dal loro cielo. Ricorda gli orrori di Auschwitz per “non lasciar che su di me cada l’oblio”, dell’Afganistan e dell’Iraq dove la “Terra gravida pulsa di sangue e di rugiada”.
Infine, nella terza sezione, la poesia si fa dialogo con la propria donna, aprendo così ad una dimensione intima con l’anelito segreto “ad esser gabbiano” per poter librarsi libero nell’azzurro e proiettarsi “oltre le geometrie del cielo”, in un battito che sfiora l’infinito.
Qui il suo linguaggio intreccia i fili del realismo, dell’aderenza alle cose, i fili sottili del pensiero speculativo con quelli evanescenti dell’immaginazione e con i fili spezzati del sentimento, creando tutto lo spazio necessario per un suggestivo e toccante racconto di vita.
Le parole del poeta sono dotate di una spiccata coscienza formale ed il filo dei versi è una scala che consente l’ascesi e la sublimazione e, forse, una visione incantata dell’Infinito…

Concorso nazionale ed internazionale di poesia e narrativa “Club della poesia” - VII ediz. 2018
Ass. socio-culturale “Club della poesia”, Cosenza

L’autore di delizia con i suoi versi regalandoci momenti di immensa autorealizzazione e momenti fondamentali nell’esistenza umana, nella vita del mortale mentre vive.

Ignazio Miraglia