La sensazione di vuoto che ci sovviene dalla mancanza ci fa comprendere la forza di unsentimento e il valore che una persona ha nella nostra vita.
Ci mancano i suoi sguardi, le sue parole, i suoi messaggi,il suo sorriso, le sue carezze
e gli abbracci.
Ci manca e la ritroviamo in ogni canzone, in ogni film, in ogni parola letta su un libro.

Il mare.... un continuo movimento che mi fa vagare con i pensieri, regalandomi un vortice di sensazioni soprattutto a sera, al tramonto, quando una brezza leggera mi accarezza il viso
e il sole pian piano poggia sull'acqua fino a scomparire nel nulla, offrendomi un senso di serenità, di pace e libertà.
Ed guardando l'orizzonte mi accorgo della sua immensità nel suo perpetuo andare e divenire,
a volte tormentato, altre volte calmo, che mi stravolge l'animo mentre derco invano di trovar risposte alle mie domande sul senso della vita.

Difficile spiegare cosa sia accaduto ad Auschwitz e negli altri campi di concentramento. Le testimonianze dei superstiti ce l’hanno raccontato e gli studiosi hanno provato a dare un senso a quel male oscuro che si scatenò contro gli ebrei e contro tutti gli “indesiderati” che hanno perso la vita nel genocidio.
L’unica certezza è che il solo modo per evitare che una tragedia di questa portata si ripeta è continuare a preservare la memoria di ciò che è accaduto