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  • Falena

    Oceano di rabbia, freddo, dolente,
    soffocato in un silenzio senza via d'uscita,
    cresce lentamente nell’oscurità,
    in controluce, come spina
    nel vuoto dell'indifferenza,
    nel nero flusso nelle vene.

    Non c’è luce nei tuoi occhi da falena,
    né profumi nel graffiante disprezzo
    per una vita che non hai scelto,
    che chiude a te ogni respiro
    nello specchio di pensieri sempre uguali
    nella quintessenza del dolore.

    Come lama di cornice è la tua attesa
    strappata dall'ilarità
    di chi con forza ha preteso
    e preso con mani da padrone,
    di chi con bocca avida ha spento
    il tuo sorriso beffardo di paura.

    E resti immobile, come fredda goccia
    senza fiato né pensieri,
    con l'odore di pelle sporca,
    per morir di giorno in giorno
    continuando a respirare, trascinando
    assenze in strade che non hanno mani.
    E non saprai mai di te
    che sei più bella rosa,
    stilla che recide ogni filo della trama,
    nettare in alba nuova nella luce del domani
    dove l'immenso avrebbe avuto un senso...
    perché l’anima, sai, non si possiede!