Contatti | Log-in contatore dati internet
 

Destinazioni Avverse

Domenico Sarrocco

 



Mi è stata chiesta una prefazione all’antologia di Domenico Sarrocco ma, leggendo le sue poesie, mi sono progressivamente autoconvinto dell'inutilità che questa fosse in qualche modo anticipata da mie riflessioni, visto anche le colte note introduttive a firma di Walter Scudero, Maria Teresa Infante, Sarina Biraghi, Felice de Sanctis e Gaetano Coppola. Così la mia decisione è divenuta definitiva, anche per evitare di ripetermi in lungaggini... comunque sia, sarà una postfazione. Questa sì, mi piace scriverla, perché ne avrei di riflessioni da fare. Si tratta, infatti, di un libro che fa pensare: avrò capito tutto?
Ho letto le poesie di Domenico Sarrocco con un interesse che è cresciuto progressivamente, pagina dopo pagina, verso dopo verso ed ogni verso mi è sembrato chiedesse udienza per essere interpretato, ascoltato, senza quel rigore metodologico che appartiene alla filosofia o alla scienza, ma semplicemente con la naturalezza del verbo, della parola nella sua vera essenza, tra metafore e allusioni di chi ha il piglio da intellettuale. Un composto linguistico ben combinato tra aulico e quotidiano, a mio avviso, sorretto spesso da parole inusuali, ma mai precostituite o ripetitive.
In un momento particolare in cui la poesia è emarginata, esiliata in angoli periferici della cultura, in cui tutti si sentono “poeti”, forse svalutando l’arte del poetare, Domenico Sarrocco si interroga sul senso della vita e della poesia e non per il piacere di azzardare un’opinione teorica o una dottrina, ma per mettersi in gioco nella sua totalità di uomo e di poeta.
Senza sottostare a particolari censure, a condizionamenti di pensiero, a schemi e vincoli di metrica che avrebbero potuto limitarne la spontaneità nell’esposizione e l’espressività, nella sua poetica ci rivela il pensiero e lo spirito che lo anima, con raffinata ricerca stilistica e intensa interiorità, che denotano in lui una personalità vigile e partecipe alla realtà del nostro tempo.
È certamente molto ricca di motivazioni la sua ispirazione, con particolare riferimento all’ampia gamma di valori che contraddistinguono l'essere umano, intimamente fusi e connessi in un unico tema di fondo: il sentimento della vita percepita nella sua varietà poliedrica di esperienze… e non è certo un caso che tanta parte del suo lessico poetico sia attinto da una tavolozza di accesa luminosità, di varie tonalità, d'esplosioni estatiche cariche del fascino di antichi frammenti lirici.