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Tonia d'Angelo

Non si muore tra cent'anni

 



È sempre difficile presentare una silloge poetica, indicare e individuare ascendenze e originalità nei componimenti e nell’animo dell’autrice, e lo è ancor di più per chi, come me, è legato da un rapporto di sincera stima e amicizia che precede e anticipa l’attenzione letteraria. Ho cercato, comunque sia, di analizzare i contenuti cercando di trovare il filo conduttore del pensiero poetico di Tonia, piuttosto che soffermarmi sulla forma metrica scelta.
Non essendo persona di lettere, mi sono affidato semplicemente alla semantica e alle emozioni che ogni verso ha saputo suscitare in me, sfogliando lentamente una pagina dopo l’altra per estrapolarne il messaggio che lega ed unisce i versi gli uni agli altri.
Amore, paure, ricordi, giustizia, affetti familiari, solidarietà. Questi e tanti altri i temi delicatamente “dipinti” da Tonia d’Angelo in un libro che diventa, al fine, una bellissima raccolta di riflessioni universali, perché universali sono i sentimenti che affollano le sue liriche.
È una poesia che non ha bisogno di essere interpretata; nasce da come Lei ha vissuto e vive la propria vita, un viaggio nelle molteplici sfumature dei sentimenti che danno forma e senso alla sua esistenza, in bilico fra gioia e tristezza, fra la magia di un istante e lacrime che il tempo a volte non sa asciugare.
Un libro dedicato soprattutto all’amore, perché la poesia è amore, non solo inteso come tradizionalmente lo pensiamo, ma in senso generale, verso ogni cosa di cui è composto l’universo, quell’amore ricercato, sfiorato, trovato, descritto con le sue mille sfumature, con una delicatezza ed una intensità fuori dal comune, che avvolge e trascina verso l’iridescente arcobaleno delle emozioni, sentite e vissute in stati d’animo dove la felicità si alterna con l’inquietudine, la paura, la speranza, il sogno: è il percorso del fil rouge della vita.
Tutti siamo poeti, un dono prezioso che Dio ci ha dato; in ognuno di noi, nel nostro cuore, c’è un angolo in cui molto spesso sono rinchiuse disordinatamente tutte le nostre emozioni. Tonia è riuscita a mettere in ordine e collocare ogni cosa al suo posto tracciando, con “Non si muore tra cent’anni”, un percorso interiore finalizzato alla ricerca della propria identità, di sé stessa e del senso della vita che oltrepassa i meri confini materiali e temporali per abbracciare una visione universale dell’esistenza.