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Estela Soami

Briciole d'amore

 



Per le donne vivere è molto spesso un atto di coraggio.
Estela Soami si è sempre occupata di tematiche legate ai minori e al mondo femminile; la sua attenzione sulla violenza di genere è sempre alta, un problema antropologico riconosciuto ormai da tutti come un’emergenza sociale.
Briciole d’amore rappresenta la sua analisi a questo drammatico fenomeno, attraverso un genere di scrittura che ama particolarmente: la poesia. È una raccolta ben strutturata, coraggiosa e senza censure; una poetica breve, asciutta, diretta e mirata, con la quale fotografa l’attualità, il nostro tempo pregno di violenze d’ogni forma, di discriminazioni di ogni genere. È una denuncia incondizionata la sua, che viene alimentata da una grande sensibilità della quale non fa difetto. Emozioni, ansia, rabbia e amarezza; un’immersione negli abissi di un dolore che non può che far riflettere.
Verso dopo verso, come in una gelida autopsia, racconta il dramma delle donne, smarrite, derise, picchiate, stuprate, offese, colpite dal virus letale della violenza.
Con la sua penna, il suo lessico, le sonorità, le metafore, con il suo essere squisitamente pacata e sincera, Estela Soami cerca di far luce su di un mondo spesso sommerso, restituendo nomi, volti e storie a chi è considerato solo un numero e guardando con indignazione chi non ha giustificazione, chi non ha assoluzione.
La sua attenzione è orientata a evidenziare i disagi della nostra epoca, alla visione di una realtà decodificata dal suo spirito sapiente e puro, dove il sentimento è un perpetuo sacrificio di parole trattenute e soffocate da un bianco pallido, scheggiato, saccheggiato, consumato.
La poesia di Estela guarda dentro e fuori dall’universo umano, alle distorsioni, indotte o spontanee, di un sistema sociale che non può più tacere, che deve dar voce al disagio di chi voce non ha, agli eventi, che deve combattere e annientare il “nemico” che si è insinuato nelle nostre vite.

Tutti i componimenti sono molto significativi; i titoli ne rivelano la natura della tematica: espressioni del profondo e personale disappunto nei confronti di una disumanità dilagante. Attraverso i suoi versi, l’Autrice cerca di farsi prossima a chi è più debole e indifeso, e in qualche modo stabilisce un legame che annulla la dimenticanza del sacrificio di molti.
Le “immagini poetiche” riconducono a situazioni di profonda e amara verità in cui riflettersi; la sua voce è libera, mai parca nel mettere a nudo i margini culturali e retorici di questa società che si è involuta in una spirale di violenza senza punto di ritorno.
I sentimenti con la sublimità della natura, altro tema a lei caro, sono elementi fondamentali nella sua scrittura, laddove, elargiti con amore, attingono a verità che si traducono in poesia autentica, attraverso una scelta chirurgica delle espressioni quasi sempre comunicative, le cui ferite nella pelle e nell’anima restano indelebili:
Nessuna lacrima può sciogliere/ il dolore di un cuore lacerato/ e poi gettato/ al vento
ma è possibile recuperare, rimarginare lentamente le pesanti cicatrici:
E tu piccola donna/ ritorna a battere i piedi/ per ritrovare in te/ la forza di lottare.
Una raccolta poetica molto significativa dunque, nata per sensibilizzare e scuotere le coscienze. Ognuno può e deve fare la propria parte, e la poesia è un ottimo strumento per affrontare una tematica così complessa.

Sento di poter affermare, senza ombra di dubbio, che Estela è una donna che parla di donne e alle donne senza alcun timore, in modo estremamente amorevole, poiché ella stessa ha vissuto il vuoto afono della tristezza, alternata dalla continua fioritura e freschezza della fiducia e della speranza. Forse è proprio questo che accomuna tutte le donne: la forza muta nel credere di poter migliorare, di poter essere salde e sempreverdi come querce al di là del tutto:
E… noi piccole grandi donne/ nonostante tutto/ continuiamo/ a credere nella luce e nell’amore.